Un aggiornamento raggruppato e due nuove funzionalità "di controllo"
Salve a tutti,
è passato un po' di tempo dall'ultimo aggiornamento qui sul blog. In questo periodo, il poco tempo libero a disposizione l'ho dedicato principalmente all'attività "sul campo", ovvero alla mappatura su OpenStreetMap. Contribuire direttamente alla base dati è sempre stimolante e gratificante.
Tuttavia, il progetto Open Trekking Maps non è rimasto fermo. Ho continuato a lavorarci, implementando piccole migliorie e rifiniture nel corso dei mesi. Si tratta per lo più di aggiustamenti sotto il cofano o modifiche minori all'interfaccia, che da sole non giustificavano un post dedicato. Ho quindi deciso di raccoglierle in questo unico aggiornamento.
Tra queste, c'è la correzione di un problema che comportava il rendering alterato dei sentieri in alcune circostanze, con la conseguenza che il tratteggio appariva "scolorito" e meno leggibile. Inoltre, ce ne sono due su cui ho riflettuto a lungo, quasi avessi dei dubbi su come implementarle e se andasse fatto o meno. Alla fine ho deciso di includerle, perché ritengo possano essere utili per una pianificazione più attenta delle escursioni e un uso sul campo del GPS più consapevole.
1. Sentieri chiusi o non accessibili
Su OSM, un sentiero o una relazione (l'insieme di tratti che definisce un percorso) può essere taggato come chiuso, non accessibile. Le ragioni possono essere varie: un'ordinanza comunale temporanea, un dissesto, un passaggio su terreno privato senza autorizzazione, ecc.
Su Open Trekking Maps, questi percorsi vengono ora visualizzati con una serie di "X" rosse ( ❌ ) lungo il tracciato. L'obiettivo non è demonizzare il percorso, ma segnalare chiaramente che, secondo i dati OSM, l'attraversamento non è consentito.
Una precisazione importante: i dati di OpenStreetMap, sebbene generalmente validi e frutto di un controllo collaborativo, possono talvolta essere imprecisi o non aggiornati. La segnalazione sulla mappa è un utile avviso da considerare, ma non può sostituire una pianificazione accurata a tavolino prima di ogni escursione, utilizzando fonti multiple e ufficiali. La mappa è uno strumento di ausilio, e non ci si può assumere alcuna responsabilità per eventuali discrepanze.
2. Punti "Fixme" per continuazioni incerte
La seconda novità riguarda i nodi taggati su OSM con fixme=continue, ovvero "da completare". Questo tag viene usato dai mapper per indicare che in quel punto la continuazione esatta del sentiero è incerta, sconosciuta o da verificare sul campo.
Ora, su Open Trekking Maps, in corrispondenza di questi punti viene visualizzato un punto di domanda rosso (❓). L'ho implementato perché, ripensando alle mie escursioni, mi sono reso conto di essere passato più volte vicino a queste situazioni senza esserne a conoscenza. Avere questo segnale sulla mappa sarebbe stato uno sprone a dare un'occhiata in più, a esplorare quel breve tratto incerto e magari a completare la mappatura del percorso.
Attenzione: questa segnalazione non è un invito a gettarsi in esplorazioni sconsiderate. Piuttosto, è un promemoria che in quel punto il percorso è segnalato come sconosciuto o da verificare. Prima di ogni deviazione, è fondamentale valutare con attenzione le proprie capacità, le condizioni del terreno e la sicurezza generale. Il punto di domanda indica quindi un'incertezza, non una sfida !
Esempio di sentiero non completamente mappato su Garmin Fenix 7 Pro (layout Open Trekking Light)
Spero che queste piccole aggiunte, che saranno disponibili sulle mappe aggiornate dopo dicembre, possano essere utili. Il lavoro su Open Trekking Maps procede lentamente ma inesorabilmente, proprio come un buon trekking.
Il vostro contributo è prezioso
Se durante l'utilizzo della mappa notate problemi, incongruenze o avete suggerimenti per migliorare il servizio, non esitate a farmelo sapere ! Ogni feedback mi aiuta a affinare lo strumento e a renderlo più utile per tutti. Per chi fosse interessato a contribuire attivamente alla mappatura su OpenStreetMap, sono disponibile a fornire indicazioni su come procedere in modo corretto e consapevole.
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Tutti i dati delle mappe sono derivati dal database OpenStreetMap ( © OpenStreetMap contributors ).
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